Mia madre Che bella che è mia madre! Occhi fondi come il mare Pelle fresca da baciare Da baciare mia madre Figlia di greci, sana di filosofia Mia madre, tiepida terra Senza voglia di strategia Senza istinti di guerra Armata di sabbia Che non attacca mai per prima Si difende, si arrabbia E tira un sasso Un sasso, Masaniè E loro coi cannoni Le bombe, i carri armati Mia madre, fante di bastone Quando regna spade! Pestata, violentata nei suoi letti Dai teutoni e dai lanzichenecchi Attila, D'Angiò, Napoleone, gli Asburgo Gli Aragona, le case dei Borboni Quanta gente ha visto mia madre Quanti soldati venuti da fuori Quante divise e quanti colori E quanti stemmi per i suoi bottoni!
Batti le mani a sua maestà L'imperatore estero Uno viene e l'altro va A capo del suo esercito A cavallo di un cavallo Quanto è buono, quanto è bello Federico Barbarossa Carlo Magno e Franceschiello Loro passano, io no Loro passano, io no Loro passano, io no Ma questo ogni volta Lui non sa che io lo so Ma questo ogni volta Lui non sa che io lo so
Mia madre Che bella che è mia madre! Mani forti, braccia grandi Che vuol bene a tutti quanti! Tutti quanti, mia madre Docile, mite e sempre amica Mia madre quanto è fica Quanto è antica mia madre Contadina quieta, bruciata dai cattivi preti Come una strega del diavolo Mia madre, sporcata dalla peste dei barbari Stordita dalla truppa dei giovani triviali Mia madre, alleata comica Che balla coi nazisti, con gli inglesi, con gli americani Con la bomba atomica!
Batti le mani a sua maestà Il generale estero Uno viene e l'altro va A capo del suo esercito A cavallo di un cavallo Quanto è buono, quanto è bello Meine liebe, Gott mit uns Signorina Chesterfielle Loro passano, io no Loro passano, io no Loro passano, io no Ma questo ogni volta Lui non sa che io lo so Uno viene e l'altro va Uno viene e l'altro va Uno viene e l'altro va
Mia madre Che bella che è mia madre! Poco scaltra, che va in piazza Che va in piazza in mutande Sempre meno onesta delle figlie di Rosa Che i petali sporchi se li lavano in casa Delusa da un piccolo emigrante Che la disprezza (credendo di far meglio) Lei ci resta male perché ha perso un figlio Insultata dal primo bastardo, perché tutto è in ritardo Derisa dai patiti dell'ora, malati di precisione Come se tutta la mia lunga storia fosse il momento Del loro arrivo alla mia stazione E mia madre va avanti Che da un orecchio gli entra Gli batte le mani E li fa fessi e contenti E mia madre va avanti Che da un orecchio gli entra Gli batte le mani E li fa fessi e contenti
Batti le mani a sua maestà Ricco cliente estero Uno viene e l'altro va A capo del suo esercito A cavallo di un cavallo Quanto è buono, quanto è bello Italiani, sole mio Spaghetti e tarantelle ‘E tarantelle tt'é ddong'io! E tt'é ddong'io 'e ppaisà! Uno viene e l'altro va Uno viene e l'altro va Uno viene e l'altro va Batti le mani a sua maestà! Uno viene e l'altro va Uno viene e l'altro va Uno viene e l'altro va Uno viene e l'altro va Uno viene e l'altro vaTeksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa.