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Il niente, potrebbe sembrare complicato
Nelle sue immagini che si perdono
Inconsciamente nella memoria.
Il tempo, si avverte nei segni della pelle
E con la sua mano
Modella il nostro umile fisico.

Unisce ogni goccia di quel che siamo...
In maree immobili
Di ricordi che muoiono lontano...
Ma in te risorgono.

Scioglierai le catene dell'esistenza,
Vivremo con la conoscenza dei secoli...
E avremo la possibilità di amare,
Amare ancora la nostra cosa perfetta

Ho ricordi che muoiono lontano...
Ma in te fioriscono

Ti ho visto nel mio passato, eri un ricordo semplice e sbiadito, impercettibile al tatto;
come un soffio di vento mi sei volata accanto, mi hai sfiorato, facendomi scoprire nuove
forme per vivere, superando le fasi della rinascita. Ho diviso le mie volontà aprendomi
agli stadi del tempo, superando le sue stagioni cambiando attraverso esse come
cambiano i colori e intonando le melodie che mi sussurravi. Mi sono poi immerso nel
dolore per purificare la pelle dalle sue impurità, facendo così vibrare il cuore nel tentativo
di essere la cura del nostro male. Le corde della mia voce emettono note che librano
nell'aria, con la leggerezza dell'eternità come la comunione dei nostri corpi in un'unica
materia; intonerò cosi frequenze distorte che ricordano canti d'infanzia per superare il
ricordo, di vite già vissute.

Saremo angeli senz'ali,
Semplici nel nostro essere...
Avremo anime splendide
In completa fusione con il sole.

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