Splende lei, in alto, immune dal buio. Occhi di ghiaccio tra stelle di marmo, più urlo e più s'alza lei, luna di odio.
"Sta sotto, lontano" mi sibila e intanto le mani dei morti mi cingono stretto, dita ossute negli occhi, bulbi esplosi, son cieco.
Grido "ho sete" e lei sputa piogge di veleno, grido "ho freddo" e il suo rider diviene abrasivo, grido "aiuto" e il silenzio scende all'improvviso, grido, mi agito, e soffro quando splende il suo viso.
Splende lei, intanto, contempla il disastro. Cresce a ogni metro che perdo cadendo, viene a ogni gemito che m'esce dal petto.
Beve il mio pianto, dissangua il mio ego, le mie labbra cianotiche cercano il seno che lei tocca, avvicina, e ritrae giusto in tempo per lasciarmi assetato a sparire nel nero. Mentre splende lei, in alto, rubandomi il cielo. Teksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa. |
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