Lo sento perché esplode in faccia, ma in fondo è tutto quel che chiedo, restare fermo immobile e provare a dare un nome, ad ogni mio pensiero. Il desiderio di un infanzia, risolto in una tazza calda tra le mani, se solo più paure anche più facile non sciogliermi e aspettar domani.
Verrà a trovarmi un grande caldo, sarà un bastardo e poi un inutile parlare. Mi coprirò di lana come di ottime intenzioni e ti starò ad aspettare. E l'aria sospira all'erba un se…
C'è ancora odore di mattina e il sole che fa quel che può per darmi torto. Non ci sarebbe sguardo a darmi pace, adesso vado, ma aspetta che ritorno. La porta che si chiude dietro un mondo, le ore adesso stupido, le sento addosso, cammino e ricammino e poi cammino ancora senza che ci sia un rimborso.
E aspetterò quel gran regalo e ad un albero un po' spoglio chiederò perdono. Pisciargli addosso tutto quello che riuscirò a bere, è questo il mio esser buono. E l'aria sospira all'erba un se…
Se il tempo è solo un bel sostare, dell'abito di un veterano il fiore all'occhio. Continuerò a non chiedermi dov'è questa paura, mentre non ho sonno. Saluterò le briciole e i divani, le voci attorno ai gemiti rubati al cuore Di tutte le stagioni andate fra sorrisi e luna sarò io il padrone.Teksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa.