[recitativo] GIUNIA In un istante oh come s'accrebbe il mio timor! Pur troppo è questo un presagio funesto delle sventure mie! L'incauto sposo più non è forse ascoso al reo tiranno. A morte ei già lo condannò. Fra i miei spaventi, nel mio dolore estremo che fo? Che penso mai? Misera io tremo. Ah no, più non si tardi. Il senato mi vegga. Al di lui piede grazia, e pietà s'implori per lo sposo fedel. S'ei me la nega si chieda al ciel. Se il ciel l'ultimo fine dell'adorato sposo oggi prescrisse, trafigga me chi l'idol mio trafisse.
[aria] GIUNIA Parto, m'affretto, ma nel partire il cor si spezza. Mi manca l'anima, morir mi sento né so morire. E smanio, e gelo, e piango, e peno. Ah se potessi, potessi almeno fra tanti spasimi, morir così.
Ma per maggior mio duolo verso un'amante oppressa divien la morte istessa pietosa in questo dì.Teksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa.