Vestitelo Massaieddas A terra non deve toccare Un Dio ne dobbiamo fare Per tutto il giorno di carnevale Ha la maschera di luna E il cavallo guarnito di fiori Deve sfidare la fortuna Per questo egli è il Componidori
Componidori, Componidori Componidori
La fortuna è fatta a stella Nella giostra della Sartiglia E nel colpo del suo stocco Tutto il raccolto l'abbiamo messo E quando esce finalmente Nella folla della gente Un Dio lo vedono e un Dio si sente Un Dio lo vedono e un Dio si sente Un Dio lo vedono e un Dio si sente Un Dio lo vedono e un Dio si sente
Componidori, Componidori Componidori, Componidori
Svestitelo Massaieddas A terra può ritornare La maschera gli fa male E muore dalla voglia di pisciare Ora è tornato normale E sui suoi piedi può camminare Le ragazze le può toccare Le botti di vino le può svuotare Che è meglio fottere che comandare Le ragazze le può baciare Le botti di vino le può svuotare Che è meglio fottere che comandare
Componidori, Componidori Componidori, Componidori
Prendetelo Massaieddas A terra l'hanno trovato Col cilindro schiacciato di lato E in volto la maschera di un beato Ora che la festa è finita E se ne è andata con lei la vita In faccia gli è restata Appiccicata la mascherata Di venti teglie di zuppa cuvata Quaranta mestoli di vernaccia Di spiedini di carne da caccia Di porcetti e di uccelletti Di abbardente e di amaretti E dei ventitré quintali di vino E così è finito il destino Il destino di Carnevale Che tutti gli anni deve crepare Il destino di Carnevale Che tutti gli anni deve crepare
Componidori, Componidori Componidori, Componidori
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