C’è tua madre dentro ad ogni boccone La lingua batte sempre dove il dente duole Prima lo uccidi masticandole il cuore Poi da sola in bagno vomiti il dolore Vorrei essere un letto infinito Farti star bene senza muovere un dito Più lo faccio più tu mi sprofondi dentro E pesi meno di quest’alito di vento
Che soffia sopra il nostro ordine formale Sopra questo impegnarsi e guadagnare Abbastanza per comparti quelle scarpe Che ti fan sentire alta e più importante Cerchiamo qualcun altro da invidiare Un ristorante in cui poterci lamentare Per tre anni abbiamo chiuso il mondo fuori Stiamo diventando i nostri genitori
Che cosa dicono di noi Le voci nei tuoi corridoi? Un altro sabato e che fai? Ancora morirai Non basta una città intera per sentirti meno sola Libero cos’è per chi libero non è? Una stanza brucia già Urla quanto vuoi ma nessuno se ne accorgerà
È tornata anche la bomba nucleare a ricordarci che non è poi così male Un mondo di fotografie da pubblicare E messaggi che era meglio cancellare Facciamo un giro sulla circumvesuviana mentre il vulcano sputa questa luna piena Che ci guarda mentre tu mi dici basta Non più il cielo, il fuoco in una stanza
Che cosa dicono di noi Le voci in questi corridoi? Un altra estate tu che fai? Ancora morirai Non basta una città intera per sentirti meno sola Libero cos’è per chi libero non è? Una stanza brucia già Urla quanto vuoi ma nessuno, nessuno ti sentiràTeksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa.