(Un pesce amò la luna che ebbe un brivido una mattina di novembre quando il mare era ancora limpido)
Fu in una strada affollata che io persa tra strani profumi e colori di Cina t'incontrai. Quando scontrandoci io mi scusai, tu sorridendo chiedesti:-"Italiana anche tu ? Che fatalità". E non ci lasciammo più, scoprendo di esser simili. Giornate indimenticabili, senza dormire mai, per conoscerci, per scoprire la città,per amarci e parlare e poi ridere giocando fino a piangere. "Dai spogliati più piano, senza correre". Dicevi:- "Vedi come è bello, senza paura, vieni verso me". Come in un libro sfogliato a metà non sai che cosa ti aspetta leggendone ancora un'altra pagina. E fu così una sorpresa per me quando distratto dicesti:"Puoi stare da me: sempre se lo vuoi". E fu amore l più profondo, senza finzioni e senza inganni. Fu amore senza limiti. Ma poi sfogliai una pagina, lessi che volavi via, che qualcuno chiamava: io penso che forse ti ha rubato Dio. Cerco ragioni per non impazzire e sarò forte vedrai anche se sento ossessiva questa musica che non mi lascia mai. Poi scendo un po' giù c'è il sole. Questo silenzio mi spezza il cuore. Guardo le coppie e non so dire ma la domenica sembra per due e dove e come ne uscirò senza perderti coi ricordi che io non ricorderò? E su un cuscino in due, io la testa su di te, sognavo alle tue storie così strane come te: "Un pesce amò la luna che ebbe un brivido una mattina di novembre quando il mare era ancora limpido..."Teksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa.