Le tue vie frenetiche e le ore sempre uguali a testa bassa nell’aria grigio fumo, le membra dure come il legno a prendere a pugni questo cielo rosso fuoco. Quasi a farti largo tra gli anni che stringono alla gola e tu li spezzi uno alla volta con la lentezza di chi sa che dovrà andare avanti ad ogni costo. Il disordine assordante si fa muto e docile mentre ti allontani ed io mi perdo e non so più se le parole che mettevo in fila erano per me, per te o per questo groviglio d’asfalto che mi trascina come fosse una corrente. E da quanto tempo sono rimasto solo in questa stanza. Teksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa. |
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