Giù nella valle, nebbioso silenzio L'uomo indagava l'immenso Universo. Solo, senza nessuno accanto, Vedeva viaggiare lento il suo corso. Dalle sue mani nasceva magia, Donata per sempre alle sue Alpi: Leggeri spiriti in balìa del vento, Piangenti demoni irati col Mondo. Fosco manto, maestoso, imponente, Che della montagna assimili il male.
Nuvole.
Ma una notte d'inverno, buia e malvagia, L'ultima nuvola accarezza le fronde. Poi si trasforma in un vortice oscuro, Lo prende e lo trascina con sé. Un vento forte gridava il dolore Dell'ultima arte da lui consegnata Al mondo infame, senza più un cuore, Lasciato per sempre dinanzi al freddo Universo.Teksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa.