S / Sofie Lund / Quando avran fine omai.../Padre, germani, addio!
[recitativo] ILIA Quando avran fine omai l'aspre sventure mie? Ilia infelice! Di tempesta crudel misero avanzo, del genitor e de' germani priva del barbaro nemico misto col sangue il sangue vittime generose, a qual sorte più rea ti riserbano i numi?... Pur vendicaste voi di Priamo e di Troia i danni e l'onte? Perì la flotta argiva, e Idomeneo pasto forse sarà d'orca vorace... Ma che mi giova, oh ciel! se al primo aspetto di quel prode Idamante, che all'onde mi rapì, l'odio deposi, e pria fu schiavo il cor, che m'accorgessi d'essere prigioniera. Ah qual contrasto, oh dio! d'opposti affetti mi destate nel sen odio, ed amore! Vendetta deggio a chi mi diè la vita, gratitudine a chi vita mi rende... Oh Ilia! oh genitor! oh prence! oh sorte! oh vita sventurata! oh dolce morte! Ma che? M'ama Idamante?... Ah no; l'ingrato per Elettra sospira, e quell'Elettra meschina principessa, esule d'Argo, d'Oreste alle sciagure a queste arene fuggitiva, raminga, è mia rivale. Quanti mi siete intorno carnefici spietati?... Orsù sbranate, vendetta, gelosia, odio, ed amore, sbranate, sì, quest'infelice core!
[aria] ILIA Padre, germani, addio! Voi foste, io vi perdei. Grecia, cagion tu sei. E un greco adorerò? D'ingrata al sangue mio, so che la colpa avrei; ma quel sembiante, oh dèi! odiare ancor non so. Teksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa. |
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