Nel labirinto spinto dall'istinto, non guidato da un recinto Ma sempre più convinto che abbia vinto Niente finto, variopinto, né distinto il percorso Alla fine nel corso del tempo trascorso tu sei corso E nessuno è accorso per darti soccorso Pare che i vampiri ti prosciughino in un morso Sono ricorso al paradorso Nel paradosso, le pare addosso Le pareti tengono i segreti nell'abisso verde Non sono vetri ma riflettono chi di fisso perde Senza freno vado fluido se seguo il mio intuito Il terreno è ruvido, proseguo il circuito Folte siepi, dove crepi [?], serpi verdi Ginepri appesi a pareti lunghe metri Nel perno dell'inferno, all'interno del tetris Altro che mesi, ci rimarrò in eterno
Ti prego fa che la medusa sputi Pegaso Cammino disorientato nella testa di Dedalo Non voglio ricollocare un sasso né incontrare un fauno Ma risvegliarmi sopra il materasso Ti prego fa che la medusa sputi Pegaso Cammino disorientato nella testa di Dedalo Non voglio ricollocare un sasso né incontrare un fauno Ma risvegliarmi sopra il materasso
Ci siamo dentro, siamo al punto di partenza Non vedo l'arrivo e nemmeno l'uscita di emergenza Questo è il labirinto dell'inferno e sto morendo Se mi fermo a pregare perdo solamente tempo So di certo che questo è il punto di non ritorno Voglio aprire gli occhi e sperare che sia un brutto sogno Ma ora mi accorgo che 'sta merda è tutto vero Resto al buio, a luci spente, come il merlo vedo nero In questo buio vedi solo il rosso del sangue che sputo Ho corso troppo, ora non ho più fiato per gridare aiuto Frà io voglio andarmene e lo dico correndo Ma per quanto possa correre, il mio corpo è sempre fermo Mi brucio dentro il mare e annego in un incendio Se è estate oppure inverno lo decide il mio cervello Ora resto fermo, forse arriverà qualcuno Nel frattempo aspetto, gremo e faccio nuvole di fumo
Ti prego fa che la medusa sputi Pegaso Cammino disorientato nella testa di Dedalo Non voglio ricollocare un sasso né incontrare un fauno Ma risvegliarmi sopra il materasso Ti prego fa che la medusa sputi Pegaso Cammino disorientato nella testa di Dedalo Non voglio ricollocare un sasso né incontrare un fauno Ma risvegliarmi sopra il materasso
Esplodo come dinamite, il labirinto è la mia testa Resta da capogiro perché è labirintite (What?) Parco immaginario, Fiorito come Marco Tiro con l'arco, in un baleno do colore a dove calco (Yes) La scena è intensa, qua non passa sangue nella tempia Bianco nero, l'inchiostro della seppia condensa, inebria Sembra d'impazzire, il dubbio resta impresso, ormai Celebre tra tenebre, il giro è sempre lo stesso Svolto l'angolo, mi trovi in un vicolo cieco Aumenta il battito se devo tornare indietro Vedo ombre strane man, forme non umane man Sangue sopra i muri e proiettili volare seh Punto verso l'alto ma sto sotto l'asfalto Son chilometri che faccio e non ho concluso un cazzo Son qui da tutto il giorno che mi giro attorno, giro giro tondo Ma occhio che qua ci scappa il mortoTeksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa.