P/Piotr Kalina/Meco all'altar di Venere... /Me protegge, me difende...
POLLIONE Meco all'altar di Venere era Adalgisa in Roma, cinta di bende candide, sparsa di fior la chioma. Udia d'Imene i cantici, vedea fumar gl'incensi, eran rapiti i sensi di voluttade e amor. Quando fra noi terribile viene a locarsi un'ombra: l'ampio mantel druidico come un vapor l'ingombra; cade sull'ara il folgore, d'un vel si copre il giorno, muto si spande intorno un sepolcrale orror. Più l'adorata vergine io non mi trovo accanto; n'odo da lunge un gemito misto de' figli al pianto... Ed una voce orribile echeggia in fondo al tempio «Norma così fa scempio di amante traditor.» .............................. POLLIONE Me protegge, me difende un poter maggior di loro. È il pensier di lei che adoro; è l'amor che m'infiammò. Di quel dio che a me contende quella vergine celeste arderò le rie foreste, l'empio altare abbatterò.Teksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa.