Io che credevo fosse un sì Lei tra i ricordi mi ha sbattuto Non so spiegarlo, ma è così Forse ero un poco sprovveduto Ho speso un patrimonio di regali In pellicce di successo, profumi e vanità Gioielli, dischi, cartoline e fiori E poi una sera, in macchina, in costiera, lei mi fa: "Mi spiace tanto, caro, ma stasera proprio non mi va"
Le donne sono tutti gatti, amici miei Fanno le fusa e stanno al caldo Se le accarezzi un pochettino Tutte ti corrono vicino Ma un padrone nuovo presto ritroveranno Che fa più comodo di te o dà di più Le donne... le donne...
L'altra alla posta era impiegata Alta, formosa e platinata Sei ore al giorno allo sportello (Come mai? Come mai?) Ma mai che fosse sempre quello Io per vederla ho speso un patrimonio in francobolli E raccomandate, espressi e telegrammi Vaglia postali, assicurate Pacchi normali e assegni circolari (E poi?) Poi un bel giorno se n'è andata (Come mai? Come mai?) Col direttore della posta era scappata Io son rimasto lì con quindici quintali di cartacce da spedire Oh, no! Oh, no! Oh, no!
Le donne sono tutti gatti, amici miei Fanno le fusa e stanno al caldo Se le accarezzi un pochettino Tutte ti corrono vicino Ma un padrone nuovo presto ritroveranno Che fa più comodo di te o dà di più Oh, no! Oh, no! Oh, no! Le donne sono tutti gatti, amici miei Fanno le fusa e stanno al caldo Se le accarezzi un pochettino Tutte ti corrono vicino Ma un padrone nuovo presto ritroveranno Che fa più comodo di te o dà di più Le donne... le donne... le donne... Le donne... le donne...Teksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa.