Ho visto coi miei occhi saltare in alto Due metri e 35 centimetri, Ventrale. A Vladimir Yashchenko. Non so se ci siamo spiegati.
Era il 1978 e mi portarono a Milano Ai Campionati Europei di atletica leggera Al coperto. Sette anni dopo quel palasport crollò Sotto una nevicata Memorabile.
La vittoria di Vladimir fu un eroismo da Terza Internazionale Una misura strappalacrime ottenuta dall'ultimo grande Ventralista della storia. Con tanti saluti a Jacek Wszola e al suo amico Lech Walesa. E pure a quel gran fenicottero di Dietmar Mögenburg. L'unico fosburysta giustificato è il compagno Javier Sotomayor.
La Gazzetta dello Sport scrisse molto Su quello che allora era il nuovo record mondiale Del salto in alto. Vladimir Yashchenko saltò l'equivalente in altezza Di una cabina telefonica. L'illustrazione sulla prima pagina del giornale sportivo Era appunto questa cabina telefonica Con il fotomontaggio di Vladimir Che la saltava.
Ventrale.
E se ne vada a stendere anche il Doctor Who Che con una cabina del telefono Ci viaggiava nel tempo. Il solito dilettante Laburista.Teksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa.