Wordsworth, Wordsworth L'uomo visto dalla luna, luna Wordsworth, Wo- Anima fra mari immani Che per quanto la chiami, quanto e quanto dichiari Da-dall'alto dell'astro resti un piatto fra spazi astrali Wordsworth, Wordsworth L'uomo visto dalla luna, luna Wordsworth, Wo- Anima fra mari immani Che per quanto decanti, quanto e quanto ti incanti Da-dall'alto dell'astro l'uomo è un pazzo fra due giganti
Una notte d'estate, nel silenzio della quiete angusta Note addestrate a tacere nel momento giusto A nord delle strade, dove il cielo dona un senso a tutto Noto le statue che ora immergono il crepuscolo Lama di luce a preludio, l'aria che fugge ogni dubbio Muta al cospetto del tutto, letto del blu, plenilunio Luna architetto del buio, tetto del cielo, Vitruvio Luna che inchioda le nubi e ingoia il blu scuro di luglio Wordsworth Guarda il lume che splende fra i picchi No words worth Il barlume che rende più piccoli Non scordò Quella luce tra gli spazi zitti Che già Foscolo Colse con gli Illuministi E lei è la regina più antica, guida dentro il firmamento Per sentirla vicina, occorre averne un poco dentro Eretto al chiaro di luna, sotto un vento che la tinge a spicchi Un mare di bruma, come dentro il dipinto di Friedrich Lancia uno sguardo poi l'addio al suo mito Fu un oblio fallito, rito unito all'io finito Per rapire e calare nel mare come un dio fenicio Per bagnarsi le piaghe di sale come un dio ferito
Wo-, wo- È l'uomo visto dalla luna Sei solo un piccolo corpo sul suolo, microbo ignoto e remoto Per quanto tu ascenda i suoi picchi, scendi all'eclissi Qua resti a vita svilito nell'infinito di Schelling e Fichte
Wordsworth, Wordsworth L'uomo visto dalla luna, luna Wordsworth, Wo- Anima fra mari immani Che per quanto la chiami, quanto e quanto dichiari Da-dall'alto dell'astro resti un piatto fra spazi astrali Wordsworth, Wordsworth L'uomo visto dalla luna, luna Wordsworth, Wo- Anima fra mari immani Che per quanto decanti, quanto e quanto ti incanti Da-dall'alto dell'astro l'uomo è un pazzo fra due giganti
Sembri quasi, l'occhio di Dio dietro al banco di nubi Segui i passi che per l'oblio stanno orlando i dirupi Tu, luna che guidavi i morti dal palmo di Anubi Metti anche i pavidi a testa in su come un branco di lupi (auu) Sei la madre di tutti questi infanti Brillante perché rifletti mai perché t'infiammi Non fai differenza tra i tuoi protetti, infatti Con il tuo lume orienti i poeti e i briganti Shh, zittisci il mondo selvaggio Non sono colto né saggio Ma stanotte ho colto il messaggio Da lassù il mio film è piuttosto cortometraggio So che tu non distingui, il mio corpo e il tronco del faggio Ubriaco di te come Pierrot, lacrime livide di rimmel Come un verro più mi ergo più la tua iride m'irride Vacuo carnefice tra insetti e bestie fameliche Ti do la caccia, che vuoi che faccia? T'ho sempre in testa, Artemide Prendo posto, in sella ad un Ippogrifo Verso il cosmo, il mio senno è lì sopito Dentro il bosco, vago come intimorito Bramando il tuo consenso come in un antico rito Il tuo profilo chiaro è un ricamo a filo di lago Ogni conflitto umano un fiato su un filo di grano Ti maledico e t'amo, lunatico Enrico VIII Poi ti catturo come Chopin, con le mie dita un piano
Wordsworth, Wordsworth L'uomo visto dalla luna, luna Wordsworth, Wo- Anima fra mari immani Che per quanto la chiami, quanto e quanto dichiari Da-dall'alto dell'astro resti un piatto fra spazi astrali Wordsworth, Wordsworth L'uomo visto dalla luna, luna Wordsworth, Wo- Anima fra mari immani Che per quanto decanti, quanto e quanto ti incanti Da-dall'alto dell'astro l'uomo è un pazzo fra due giganti
Ehi, ehi, e il suo sguardo è magia Ehi, ehi, è calmo, è piatto, è follia Ovunque vai, vai, tu uomo bye bye Ti guarderai, sarai in sua balia Ehi, ehi, e il suo sguardo è magia Ehi, ehi, è calmo, è piatto, è follia Ovunque vai, vai, tu uomo bye bye Ti guarderai, sarai in sua baliaTeksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa.