Fermi sulla soglia del silenzio, i mie pensieri si intrecciano con l’ odio!
Le mie speranze, son morte già con scempio, aspettano, invano, tra le brume del tempo!
Nella nebbia si stagliano le are del comando sono i confini di ere… incompiute.
Monoliti che intessono il canto. Da essi sorgono urla …dimenticate!
Torna …alla luce …il furore! Con impeto si scaglia senza posa, con infinita forza del terrore…! Distacco del pensiero regale, brandisci la mia spada e imponi il tuo rigore….!
Rosso ed eterno è il Sole dei morti, risplendi senza luce! Sul deserto degli spettri reclusi!
Dal gorgogliante abisso, di ricordi e di visioni, spazi remoti di abissi interiori,
Discesa all’Ade …e resurezzione, nel Sole dell’ignota stirpe di Orione
sicuro è il mio sguardo, il gregge infrange ad ogni passo mirate lo scettro del comando col disprezzo è intarsiato, nelle fucine di Vulcano è stato forgiato!
come un fulmine si staglia all'orizzonte! come un ignoto sperone di roccia, come una Sferzata di vento invernale! Così l’onda travolge l’umana speranza.Teksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa.