Adombrata dalle palme Dalle aiuole e dai miei sogni La mia casa riposava là E tu che mi chiamavi ogni minuto: “Dai, sono qua”
E il giardino a noi proibito Ed il gusto di mangiare L’uva ancora acerba per dispetto e poi Ricordo un cane sempre alla catena Insieme a noi
E d’estate, presso il vecchio pozzo Lo ricordo, mi tenevi in braccio Il sapore ora di cose antiche Mi ritorna in bocca, ma perché?
Siam cresciuti tutti in fretta Quella casa non mi aspetta Dorme tra rovine di edera e più in là Tra i limoni ancora addormentati C’è la realtà
Era bello immaginare Sotto l’ombra di quel viale Guerra, amore, donne E la mia nostalgia Dalla rete sporge un melograno Malinconia
Prepotente la mia mente ancora Lo ricorda come fosse ieri Un bambino corre nei sentieri Ricordarlo, ma che senso ha?
Sono un uomo, adesso grande La mia vita mi sorprende Debole di fronte alla sua immensità Un cancello ancora troppo grande Per la mia età
Ed il mare libera i pensieri Dando sfogo alla mia identità E ricordo ancora quella casa Dolce nella sua tranquillità Dolce nella sua tranquillitàTeksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa.