Se ne andò di casa un pomeriggio di maggio lasciando che il sole sbiadisse tutto quello che era stato
Portò con sé gli occhi neri di sua madre, un orologio rotto, la promessa inutile di un indirizzo sbagliato
poi in un bar lungo la strada un ragazzo le chiese della sua solitudine della sua testa rasata
Lei rispose: sono la vedova dei vent’anni mai passati le mie bottiglie sono vuote o sono chiuse ma la strada è fatta anche per questo e se vuoi ti aspetto
Si fermarono a dormire in una pensione a due passi dal mare lui le offrì il suo corpo glabro e la canzone nella pubblicità di una gomma da masticare
Lei gli mostrò una stanza buia proprio in fondo al suo cuore vorrei invitarti a entrare gli disse ma c’è troppa confusione
Si lasciarono la mattina dopo a un incrocio senza niente da dirsi giusto un gesto del capo
Si lasciarono come tutte le cose destinate a dividersi come il mare e la terra come gli amanti di un’ora
Silvia, stai attenta copriti meglio conserva l’amore per quando fa freddo
Qualcuno mi ha detto che vivi a Berlino che esci la sera che abiti sola
io ti sogno ogni tanto che attraversi la strada ti giri e mi gridi fai presto, poi di colpo scompariTeksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa.