Vengo dal buio salgo verso il tuo trono. Vengo dalla ragione salgo verso il perdono. Dopo mesi di pioggia e di cani ringhianti, tornano i santi quaggiù tornano i santi quaggiù.
Vengo da Canterbury, vado verso Santiago. Vengo da Roma a Gerusalemme me ne vado.
Dopo mesi di fango e di diavoli erranti, tornano i santi quaggiù tornano i santi quaggiù.
Non senti un canto che vien da laggiù, sono api e sono cicale. Gli alberi ridono su quei campi blu perché tornano i santi quaggiù tornano i santi quaggiù.
Ho veduto i tuoi occhi come stelle cadenti, sei passata nel fuoco tra lame lucenti.
Dopo mesi di freddo sconosciuti rimpianti tornano i santi quaggiù tornano i santi quaggiù.
Non vedi la gente che balla laggiù, quel carnevale che viene e quei bambini col naso all'insù perché tornano i santi quaggiù tornano i santi quaggiù.
Tu dici - Ricordami, amore, di dimenticare! - - Io desidero di te ogni cosa che riesco a ricordare! -
Dopo mesi di nebbie senza niente davanti tornano i santi quaggiù tornano i santi quaggiù tornano i santi quaggiùTeksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa.