LUCIA Regnava nel silenzio alta la notte e bruna, colpìa la fonte un pallido raggio di tetra luna, quando un sommesso gemito fra l'aure udir si fe', ed ecco, su quel margine, l'ombra mostrarsi a me!
Qual di chi parla, muoversi il labbro suo vedea, e con la mano esanime chiamarmi a sé parea. Stette un momento immobile, poi, rapida sgombrò, e l'onda, pria sì limpida, di sangue rosseggiò! Pria sì limpida, di sangue rosseggiò! …........................ Egli è luce ai giorni miei, e conforto al mio penar.
Quando rapito in estasi del più cocente ardore, col favellar del core mi giura eterna fè;
Gli affanni miei dimentico, gioia diviene il pianto. Parmi che a lui d'accanto, si schiuda il ciel per me!Teksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa.