Eri fin da piccolo il più brutto del quartiere ti chiamavi Franco detto anche Frankenstein io ti prendevo in giro con quel gusto un po' crudele dei ragazzi che hanno tutto e non gli basta mai rosso di capelli e con i brufoli sul viso verso i sedici anni eri già due metri e tre uno spilungone che scopriva col sorriso l'apparecchio ai denti e un cuore pieno di perché tu mi difendevi roteando come pale quelle mani enormi che non hai usato mai per picchiare gli altri per paura di far male e ora che la vita ti ha fregato e non lo sai... Come stai vecchio Frankenstein in un letto di ospedale troppo piccolo tutti al bar ti salutano e tu piangi grande e grosso come sei Frankenstein quando guarirai ti prometto compreremo quella zattera e col mare la ferita si richiuderà vedrai e t'insegnerò a nuotare nella vita Frankenstein Franco torneremo la domenica allo stadio poi la sera tardi finiremo in pizzeria e saranno i sogni come sempre il nostro video perché abbiamo dentro un sangue di periferia perché abbiamo perso tutti quanti un ragazza che ha sposato un altro bello e ricco più di noi e Francesca non ha visto mai la tua bellezza Franco perché l'anima è invisibile lo sai ci ributteremo come pazzi nello studio perché l'ignoranza è la peggiore malattia piccolo anatroccolo più grosso di un armadio che nascondi un cigno che vorrebbe volar via... Frankenstein ora svegliati non lasciarmi qui da solo come un bischero Franco dai non arrenderti dimmi che t'incazzi e questa volta ti difenderai Frankenstein quando guarirai verrò a prenderti con due puttane in macchina e spenderemo in una notte tutti i soldi miei e tuoi prenderemo ancora a botte questa vita FrankensteinTeksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa.