Sotto il letto il diavolo cantava già vittoria e nel buio la paura prima di dormire, per il primo giuramento che ho strappato al sole. A primavera il sasso nello stagno, che rimbalzava così forte in noi. Nel rotolarci sotto il fieno, soffriva il cuore, frutto ancora acerbo.
E l'estate, a sera, via di corsa all'osteria, per ripetere a mio padre: "la minestra è fredda". Nel silenzio verso casa la sua mano triste e le ragazze che ridevano, dietro le spalle, dei segreti ardori. Io mi sognavo di fermarle, ma la mia voce si perdeva al vento.
Venne poi l'inverno, dietro il sole grande e bianco, quanto amore, quanto amore mi scoppiava dentro. Ricordo ancora quello strano giorno, dissi sincero: "non lo voglio fare", ma la pregavo di restare per un minuto, un minuto solo.Teksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa.