L/Laura Claycomb/Quando avran fine omai.../Padre, germani, addio!
ILIA: Quando avran fine omai l'aspre sventure mie? Ilia infelice! Di tempesta crudel misero avanzo, del genitor e de' germani priva del barbaro nemico misto col sangue il sangue vittime generose, a qual sorte più rea ti riserbano i numi?... Pur vendicaste voi di Priamo e di Troia i danni e l'onte? Perì la flotta argiva, e Idomeneo pasto forse sarà d'orca vorace... Ma che mi giova, oh ciel! se al primo aspetto di quel prode Idamante, che all'onde mi rapì, l'odio deposi, e pria fu schiavo il cor, che m'accorgessi d'essere prigioniera. Ah qual contrasto, oh dio! d'opposti affetti mi destate nel sen odio, ed amore! Vendetta deggio a chi mi diè la vita, gratitudine a chi vita mi rende... Oh Ilia! oh genitor! oh prence! oh sorte! oh vita sventurata! oh dolce morte! Ma che? M'ama Idamante?... Ah no; l'ingrato per Elettra sospira, e quell'Elettra meschina principessa, esule d'Argo, d'Oreste alle sciagure a queste arene fuggitiva, raminga, è mia rivale. Quanti mi siete intorno carnefici spietati?... Orsù sbranate, vendetta, gelosia, odio, ed amore, sbranate, sì, quest'infelice core!
Padre, germani, addio! Voi foste, io vi perdei. Grecia, cagion tu sei. E un greco adorerò? D'ingrata al sangue mio, so che la colpa avrei; ma quel sembiante, oh dèi! odiare ancor non so.Teksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa.