Seguir con gli occhi un airone sopra il fiume, e poi ritrovarsi a volare.
E sdraiarsi, felice, sopra l’erba ad ascoltare un sottile dispiacere.
E di notte passare con lo sguardo la collina per scoprire dove il sole va a dormire.
Domandarsi perché, quando cade la tristezza in fondo al cuore, come la neve non fa rumore.
E guidare come un pazzo a fari spenti nella notte per vedere se poi è tanto difficile morire.
E stringere le mani per fermare qualcosa che è dentro me, ma nella mente tua non c’è.
Capire tu non puoi, tu chiamale, se vuoi, emozioni… Tu chiamale, se vuoi, emozioni…
Uscir nella brughiera di mattina, dove non si vede a un passo, per ritrovar sé stesso.
Parlar del più e del meno con un pescatore per ore ed ore per non sentir che dentro qualcosa muore.
E ricoprir di terra una piantina verde, sperando che possa nascere un giorno una rosa rossa.
E prendere a pugni un uomo solo perché è stato un po’ scortese, sapendo che quel che brucia non son le offese.
E chiudere gli occhi per fermare qualcosa che è dentro me, ma nella mente tua non c’è.
Capire tu non puoi, tu chiamale, se vuoi, emozioni… Tu chiamale, se vuoi, emozioni…Teksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa.