Questa è la reggia mia: vagheggiami diviso in varie forme. Coronato di rose, mira scolpito in bianco marmo eletto leggiadro stuol di giovanetti erranti. Mira quello che dorme, ai papaveri unite l'edere fresche a lui fanno corona, molto crine è disciolto e non si cangia o per pensier s'imbianca. Poi dalla parte manca vedi il dolore in nera pietra espresso, col riso al labbro un bel garzon l'uccide. L'altro, cb'è presso a lui, col fiero ciglio, guarda le soglie della reggia, e dice: “ite pallide cure, ite in esiglio."Teksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa.