Ieri camminava un uomo per la cittá e camminava per la via principale. Ieri caminava un uomo per la cittá ed io lo vedevo dalla finestra: suonava col flauto un corale, lo suonava come fosse una campana e tutto il lutto era lì, dentro quel tono lungo e bello, ed improvvisamente ho capito: si, questo é lui, é lui.
Sono uscito correndo nelle strade con addosso solo la camicia da notte, In mezzo alla spazzatura si rincorrono i ratti e nei letti caldi di amore e di non amore pianissimo si dimenano le immagini di famiglie, ed io volevo una risposta alle mie domande, alle mie domande.
Na na na na na na...
Ho raggiunto l'uomo e l'ho preso per la giacca, aveva una giacca di pelle di serpente, usciva al freddo, strano da parte sua, e si é girato, occhi pieni di cornacchie, e una cicatrice vicino agli occhi, tutto accoltellato. ed io improvvisamente ho capito dov'è quel signore quel signore.
Tremava di paura, quando mi sono avvicinato a lui, e nella bocca aveva il flauto di Hieronymus Bosch la luna stava sopra le case come uccelli nell‘acqua come la mia coscienza, quando vomita nel bagno, ed io sapevo di colpo: questo é Darmodej, il mio Darmodej.
Il mio Darmodej , vagabondo di destini e di amori, che passa per tutti i sogni, però lascia i giorni, il mio Darmodej, il male bello, il veleno sotto la lingua, quando gira le case, col dizionario vendendo aghi.
Ieri caminava un uomo per la cittá, un venditore ambulante, camminava, ma non cammina piú, il sangue é caduto sul marciapiedi. Io ho preso il suo flauto ed é suonato come una campana e tutto il lutto era lì, dentro quel tono lungo e bello, ed io sapevo di colpo: si, io sono lui, sono lui
Il vostro Darmodej, vagabondo di destini e di amori, che passa per tutti i sogni, però lascia i giorni, il vostro Darmodej, il male bello, il veleno sotto la lingua, quando giro le case, col dizionario vendendo aghi.
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