È l’allergia che mi muove Verso i sogni e il futuro Oggi non voglio vedere nessuno Tu mi lasci e mi prendi Esplosivi deserti Il suono della primavera che dura di meno di uno starnuto
Allergico a chi i soldi non li ha mai sudati È uno scherzo candid camera dei deputati E come stiamo ce lo leggi in faccia Cittadini dello stato d’ansia Le lacrime che bruciano quando escono dai pulpiti Non hai spina dorsale sono allergico ai molluschi La testa in multisala io mi faccio i film Perché è molto meglio che restare qui La vita che ti viene incontro corre a fari spenti E devi saper fare affari insieme ad affaristi esperti Con esperimenti fatti solo sopra a un certo rango La gente terra terra quando piove si fa fango La luna ha mille facce ma ne mostra solo una Vado in shock anafilattico pizzico di sfortuna Mentono da tempo immemore addestrati per dividere Ci dettano le regole perché non sanno scrivere
È l’allergia che mi muove verso i sogni e il futuro Oggi non voglio vedere nessuno Tu mi lasci e mi prendi Esplosivi deserti Il suono della primavera che dura di meno di uno starnuto È l’allergia che mi sposta Che mi muove le ossa Che mi prende la mano con forza E qualche volta anche per i piedi Per fare si che io non anneghi O che ritorni quello di una volta
Da ragazzo mi chiedevi se stavo bene Così secco mi si vedevano le vene Il dottore perché non mangiavo ed ero blu Mi diede il tavor e io pazzo ci ho bevuto su Ci stavo dentro solo quando ero fuori perché Per distruggere il mondo partivo da me L’alcol come medicina per la noia Poi alla fine della storia Sulla schiena senti il peso dello scimpanzé Ma la musica ribelle prude sulla pelle Sono allergico al contatto con la polvere di stelle Non so pensare in piccolo allergico al compatto Meglio precipitare spesso che volare basso Da ragazzi soffrivamo una fame diventata bulimia E poi allergia alimentare Ma per scrivere io devo alimentare l’allergia
È l’allergia che mi muove verso i sogni e il futuro Oggi non voglio vedere nessuno Tu mi lasci e mi prendi Esplosivi deserti Il suono della primavera che dura di meno di uno starnuto È l’allergia che mi sposta Che mi muove le ossa Che mi prende la mano con forza E qualche volta anche per i piedi Per fare si che io non anneghi O che ritorni quello di una volta
Non riesco a trovare una strada, figurati cara se cerco il nirvana La fama ripaga, riassumo la trama C’è un medico in sala Mi crolla il morale in mezzo a questo figlio di Putin La saliva è curativa, noi ci prendiamo sputiTeksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa.