La casa aveva diecimila scalini mille anni e più di cento bambini la casa aveva certamente due porte una in faccia al sole e l'altra che ci pioveva sempre forte.
E in ogni stanza c'era più di un letto per gli amori belli e quelli da non dire e certamente c'era un tetto rosso e muri bianchi per starci a ridosso e muri bianchi per starci a ridosso.
E anime ad andare e a venire era un gran bel camminare gente che doveva lavorare alla fermata delle sette sotto i cappotti e sopra le biciclette.
C'era la scala che saliva al terrazzo quaranta metri di vicinanza al cielo per vedere le stelle d'agosto che ci sembravano un velo che sembrano comunque un velo.
Ci fu una donna che scrisse a qualcuno io non ti voglio e non ti voglio più per niente lui rotolò giù dal cielo sbagliato di marzo quel suo amore già comunque morente quel suo amore già comunque morente.
C'era un uomo che non ci aveva pensato ancora e c'ero io che non avevo capito niente ma sapevamo che non era tardi per tutti e due così ugualmente.
E avevamo poche canzoni ma duravano tutto il giorno gli facevamo fare andata e ritorno facevano andata e ritorno facevano andata e ritorno.
La casa aveva diecimila scalini mille anni e non so più quanti bambini bambini e operai tutti dentro al portone aspettiamo che spiova signor padrone aspettiamo che spiova signor padrone.
Aspettiamo che spiova signore noi aspettiamo che spiova.Teksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa.