Ruscelletti, che sciogliete qui d'intorno il piè d'argento serpeggiando in dolce rio, le mie lacrime accogliete, mentre al vostro mormorio vengo a unir il mio tormento. Per l'infido Aristeo lunge dal ciel natio indovina mi fingo; ma nel predir altrui sorte opportuna provo barbara in me la mia fortuna. Qual spirto dannato raminga me n' vo girando cercando chi'l cor mi piagò. Ma de l'idolo mio per queste vie romite chi l'albergo m'adita? ove son io? Antri scoprite ove il crudel s'asconde! Ah che solo a mie voci Eco risponde!Teksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa.