Stupenda bellezza, emersa dall'oscuro oceano Raggio di luce, che risplende dai profondi abissi Tua la grazia, bramata da Steno ed Euriale Sempre spietato l'ardore di un amor negato
Sulla mia testa si ergono i serpenti ed il mio sguardo in pietra ti tramuterà
Dannato splendore, che il cuor trasse al dio del mar Piovuto dal cielo, il rapace via ti porto' Nel tempio di Atena, giacesti in un turpe amor Lucente il tuo crine, per vanto coperto il volto
Per sempre dannata, la bocca tramutata in fauci In serpi la chioma, contorta tra fredde spire Con il tuo sguardo, di statue adorni le tue sale Tra pietra ed ombra, divina splenderà una lama.
Sulla mia testa si ergono i serpenti ed il mio sguardo in pietra ti tramuterà Teksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa. |
|