Una casa bianca, viviamo io e lei, un piccolo giardino, è il mondo per noi, coi fiori sul soffitto, coi fiori sopra il muro, coi fiori sotto il letto, persino sopra il tetto. Lei mi darà un bambino.
Nove mesi fa lei mi disse che aveva una sorpresa grande per me, il sole a casa mia, ridemmo di gioia, danzammo giù in cucina, la strinsi a me vicina. Lei mi darà un bambino.
E per avere un bimbo lei pregò, ma per non farmi male, non parlò e quando non dormiva, di notte mi guardava, io so che lei piangeva, io so che lei sperava. Lei mi darà un bambino.
Amore nella casa, amore fra di noi, amore giù in giardino, amore come mai, amore sul soffitto, amore sopra il muro, amore sotto il letto, persino sopra il tetto. Lei mi darà un bambino.
Quando vien la notte e io so che lei dorme, mi avvicino piano, senza far rumore, con l’orecchio ascolto a lungo il suo cuore…
E nel silenzio sento a volte un movimento e nel buio vedo, proprio lì vicino, una testa bionda e il sorriso del mio bambino.
Poi io guardo lei, la vorrei, oh come la vorrei, sono un uomo e la vorrei, ma io so che non si può e, soffrendo, mi dico: “No, tu devi restare buono ancora per un po’”.
Come si fa a sentire il tepore del suo corpo accanto a te ed amarla come mai e sapere che tu non puoi? Il buio se ne va, il sole è già qua ed il mio bambino nascerà.
Che cosa? Non ti senti bene? Credi sia venuto il momento? Non scherzi? È vero? Allora prendo l’auto, oh cara, è meraviglioso, sì, lo so, tu mi darai un bambino.
Non preoccuparti, ho tutto: lo spazzolino e la vestaglia nuova che ti ho comprato... “Piano, piano, c’è un gradino...” Guiderò dolcemente, andrà tutto bene, vedrai, vedrai. Lei mi darà un bambino.
Io guido e intanto tremo e prendo la sua mano, un grido di sirena mi esce dal cervello, sopra il suo viso non c’è nessun sorriso, “Mordi la mia mano, ti amo...”. Lei mi darà un bambino.
Guardando la mia faccia sul pavimento sporco di un anonimo ospedale, io sogno un grande parco; ma dov’è lei? Son dieci ore ormai, che cosa accade mai? Che cosa accade mai?
Ma arriva un dottore, finalmente, dopo tante ore, c’è un’ espressione strana in lui, mi chiedo, mi chiedo come mai, mi chiedo, mi chiedo come mai...
“Lei, lei? Cos'ha?”Teksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa.