“Non è giusto che le cose durino così a lungo” Pensò, guardando il disertore che non voleva cadere Il chiarore asciutto del sottoponte era quasi accogliente Quel corpo si agitava Era la primavera… O i colpi sotto la pelle…?
Madre severa ci veglia la memoria Ci consegna intatti alla nostra storia
Immaginò i millenni e i popoli E avvertiva un dolce languore Come a scorrere nelle sue vene Fosse la materia delle stelle
Padre, ricordo che anche tu facevi fatica a stare in piediTeksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa.