Mi hai legato una valigia nell'ignoranza del destino. Smettila di conoscermi... Ascolta in cielo inverso.
Dalla mia finestra ho acceso un sogno: mi illumina il tuo corpo nascosto dalle favole.
Precipizi di memorie volate nei ricordi. Non ci spostiamo dall'insicurezza di averci esplorando il cammino in questo inverno assolato.
Solo il cuore lo risveglia all'orizzonte e siamo ciechi, io e te, quando si tratta dell'amore.
I baci non dati me li ricordo tutti. Nella tua noncuranza d'avere coraggio ad emozionarti scoppia la felicità in un limbo sugli alberi dove salgo ogni volta per vivere.
Camera mia... trasporti il vuoto e la speranza.
Non si diventa bambini subito: ci vuole tutta la vita e non ho intenzione di svegliarmi per farmi portare via il diletto.
Ragazzo, amore selvatico ti trattengo tra le ciglia senza lacrime... non mi voglio staccare da te nemmeno un attimo.
Camera mia è l'immenso attraversato da un tuono ch'è la tua voce.
Non ha importanza ora che tu sia vicino o lontano perché siamo qui, pronti al via qui... qui... qui... qui...
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