Stavo in disparte in modo che nessuno mi notasse, ma nascondevo il savoir-faire di un gallerista d'arte. Giocavo nervosamente coi lacci delle scarpe prima che il mio collo si allungasse come le giraffe.
Con i blue jeans e con la polo in avorio, aspettando di tirare fuori un colpo da repertorio, sei entrata nel mio territorio ed hai sfidato il mio sguardo con la faccia da poker di una giocatrice d'azzardo.
Al primo bacio in macchina il mio petto è stato come invaso da un vento caldo, ma in meno di un anno si passa dalla gioia di un orgasmo ai danni di un infarto al miocardio, che colpo per me.
Tu mi hai ingannato gli occhi come un trompe-l'œil, non ti sei fatta scrupoli nei miei riguardi. Mi chiedo mentre fisso questi muri bianchi com'è che sia potuto capitarmi.
Tu mi hai ingannato gli occhi come un trompe-l'œil, non ti sei fatta scrupoli nei miei riguardi. Lo sai che ti direi se fossi qui davanti? «Fanculo, adesso è tardi per scusarti.»
I miei sforzi di scusare i tuoi peccati si sono rivelati inefficaci e adesso ti odio, perché lo so che l'odio è gratis. Il bene prima o poi lo paghi e l'indifferenza è da privilegiati.
Nuda davanti a me sembravi un quadro di Cézanne, la musa ispiratrice al centro di un tableau vivant, un'Afrodite da contemplazione all'Hermitage, finita sulle mensole nascoste di un garage.
Tu mi hai ingannato gli occhi come un trompe-l'œil, non ti sei fatta scrupoli nei miei riguardi. Mi chiedo mentre fisso questi muri bianchi com'è che sia potuto capitarmi.
Tu mi hai ingannato gli occhi come un trompe-l'œil, non ti sei fatta scrupoli nei miei riguardi. Lo sai che ti direi se fossi qui davanti? «Fanculo, adesso è tardi per scusarti.»
Ehi, ciao, come stai? Che fai? Io niente, ti stavo pensando. Ma senti, ti andrebbe di beccarci oggi? Magari verso le sette, una cosa così. Possiamo fare anche da me se vuoi. Fammi sapere. Baci, baci, ciao.
Camminavo su una nuvola quando stavamo insieme, ma dopo un volo tremendo adesso qui sul cemento c'è disegnata la mia sagoma.
Nuda sembravi come un quadro di Toulouse-Lautrec, un'opera da esporre al Louvre nel petit ballet, una corsa a perdifiato tra i vicoli del Marais in cui ti sei divertita a prenderti gioco di me.
Tu mi hai ingannato gli occhi come un trompe-l'œil, non ti sei fatta scrupoli nei miei riguardi. Mi chiedo mentre fisso questi muri bianchi com'è che sia potuto capitarmi.
Tu mi hai ingannato gli occhi come un trompe-l'œil, non ti sei fatta scrupoli nei miei riguardi. Lo sai che ti direi se fossi qui davanti? «Fanculo, adesso è tardi per scusarti.»Teksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa.