Ma quella faccia un po' così Quell'espressione un po' così Che abbiamo noi prima di andare a Genova Ed ogni volta ci chiediamo Se quel posto dove andiamo Non ci inghiotte e non torniamo più!
Eppur parenti siamo noi Di quella gente che c'è là Che, come noi, è forse un po' selvatica Ma la paura che ci fa quel mare oscuro Che si muove anche di notte Non sta fermo mai
Genova per noi Che stiamo in fondo alla campagna E abbiamo il sole in piazza rare volte E il resto è pioggia che ci bagna Genova, dicevo, è un'idea come un'altra!
Ma quella faccia un po' così Quell'espressione un po' così Che abbiamo noi mentre guardiamo Genova E, come ogni volta, l'annusiamo Circospetti ci muoviamo Un po' randagi ci sentiamo noi
Ma quella faccia un po' così Quell'espressione un po' così Che abbiamo noi prima di andare a Genova Ed ogni volta ci chiediamo Se quel posto dove andiamo Non ci inghiotte e non torniamo più!
Macaia, scimmia di luce e di follia Foschia, pesci, Africa, sonno, nausea, fantasia E intanto nell'ombra, nell'ombra dei loro armadi Tengono allori, ulivi e vecchie lavande Lasciaci tornare ai nostri temporali Genova ha i giorni tutti uguali
In un'immobile campagna Con la pioggia che ci bagna I gamberoni rossi sono un sogno E il sole, il sole Il sole è un lampo giallo al parabrise
Ma quella faccia un po' così Quell'espressione un po' così Che abbiamo noi che abbiamo visto Genova
Ma quella faccia un po' così Quell'espressione un po' così Che abbiamo noi prima di andare a GenovaTeksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa.