Lungo il viale così lontano la mano piccola nella grande mano, e chi dei due guidava l'altro io non so dirtelo. C'era sempre un po' di nebbia nel parco giochi con la sabbia. La gente in bianco e nero e le madri tutte uguali nei foulard e nei paltò.
Ma io sono ancora come allora, vivo e sogno come allora; come allora sono qui.
Lo stadio inventato dentro al cortile con una pallida lama di sole e quella voce dalla finestra "E' pronto in tavola". Il treno che andava incontro al mare e le mie scarpe da riparare. Le macchine a pedale, tre canzoni, cento lire dentro ai bar. E tacabanda.
Ma io sono ancora come allora, vivo e sogno come allora; come allora sono qui.
Adesso dove siete finiti? Dove vi siete smaterializzati? I vostri libri e i vostri ritratti li tengo ancora qui. E passo ancora per gli stessi posti e riconosco dentro ai gesti i bambini di una volta, diventati tutti grandi tranne me, insieme a me. Tacabanda!
Ma io sono ancora come allora, vivo e sogno come allora; come allora sono qui. (2 volte)Teksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa.