Tavolo messo all'angolo con sopra le bevande, noi ballavamo i lenti chiudendo le serrande. Io mi sedevo timido e non mangiavo mai, perché mi domandassero "Cos'hai?"
Tu già desiderabile, io che crescevo piano, io così vulnerabile col mio bicchiere in mano e raccontavo aneddoti, frutto di fantasia, ma non osavo mai condurti via.
Questo rumore del tempo che va è un ritorno, una nuova partenza, ma rimane la stessa presenza che porto nel cuore. Cambia, ma poco ci insegna ogni giorno che scivolerà, mentre una mano disegna il percorso del tempo che immobile va .
Le voci dai megafoni, le manifestazioni, i furti dei microfoni, le giustificazioni. Io consegnavo subito, poi me ne andavo via; molto rumore, poca compagnia.
Sento il sapore del tempo che va: è un respiro già molto pesante. Resta qualche persona distante che porto nel cuore. Tieniti stretto al presente che domani poi scivola via. Qualche distacco apparente regala momenti di malinconia.
Teneramente cinico, bastian contrario attento; animo inconsapevole di ciò che c'era dentro. Quanto volevo averti, oggi chissà chi sei? Magari non ti riconoscerei.
Questo rumore del tempo che va è un ritorno, una nuova partenza, ma rimane la stessa presenza che porto nel cuore. Cambia, ma poco ci insegna ogni giorno che scivolerà, mentre una mano disegna il percorso del tempo che immobile va . ..il tempo che immobile va....Teksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa.