L'uomo è una fune sospesa nel vuoto la sua transizione è un estremo tramonto e l'ultimo uomo è una goccia che cade sui miseri mali del mondo guarda i fedeli di tutte le fedi -- e greggi e pastori che cercano pane ma intanto prepara l'attacco finale la bestia furiosa per fame e il mondo è un eterno imperfetto sistema col suo ordinamento per nulla celeste l'orgoglio malato,denaro,potere -- e le mani che tagliano teste nel magma bollente di corpi feriti che chiedono ancora perdono li senti gridare li senti perduti nel vento già sibila il suono
aspettando i superuomini aspettando i superuomini chi sa stare solo è padrone della vita chi sa andare solo è signore della vita
l'uomo è un incrocio tra il nulla e l'immenso un essere debole eppure pensante è un bipide implume - diceva Platone - dotato di cuore pulsante oggi percorre tappeti di stelle e domani è nel fango con tutta la faccia e mentre precipita guarda nel cielo non lascia la minima traccia
aspettando i i superuomini aspettando i superuomini chi sa stare solo è padrone della vita chi sa andare solo è signore della vita
calmo è il fondo del mio mare,il mio volto è ancora oscuro la potenza si fa grazia,traccia lenta il suo futuro è la maschera di Dio, è l'eterna giovinezza è il candore e la bellezza calmo è il fondo del mio mare e il mio spirito già vola tra i frammenti di domani,una voce ci consola forse è l'opera di Dio e ci sfiora una carezza è dolore e tenerezza
aspettando i superuomini aspettando i superuomini chi sa stare solo è padrone della vita chi sa andare solo è signore della vita aspettando i superuomini aspettando i superuominiTeksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa.