Quel giorno siamo già morti e viviamo l'eternità non per un incantesimo o per una fatalità: ma grazie al nostro battesimo con Cristo noi siamo risorti.
La paura di morire è un muro, e la fede è una feritoia che ci fa intravedere il futuro: oltre la soglia cieli di gioia!
Se lasciamo la morte alle spalle non temiamo d'incontrare Dio. Nel cammino si riempie ogni valle e diventa più dolce il pendio. Questa strada stupenda e finita che noi chiamiamo vita ci riporta nel grembo natio ed al senso profondo di addio.
Come su brevi quaderni scriviamo una storia a metà poi ne strappiamo pagine che ricomporremo di là. Così ci vedremo a Sua immagine: noi non immortali, ma eterni.
Nel passaggio la vita non ci è tolta ma soltanto viene trasformata se la morsa del male si è sciolta la morte resta solo una data.
Se lasciamo la morte alle spalle non temiamo d'incontrare Dio. Nel cammino si riempie ogni valle e diventa più dolce il pendio. Questa strada stupenda e finita che noi chiamiamo vita ci riporta nel grembo natio ed al senso profondo di addio.
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