Da ragazzo io, col cuscino mio, quante volte ci ho parlato, le mie cose gli ho spiegato.
Parlavo, sognavo, sognavo.
Mi chiedevo se era giusto che invidiassi chi è più grande.
Se nella vita questa è l’importante.
E parlavo, sognavo.
Poi la realtà, nuda e un po’ monotona, ecco, sono qua, e mi sento in trappola. Non mi basti tu per sentirmi libero e rimpiango un po’ quando io ero piccolo.
Parlavo, sognavo.
Parlavo, sognavo.
Ma adesso tu, tu mi giuri che questa notte ti ho svegliata e ti eri spaventata.
Parlavo, sognavo.
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