Il sole sorge a levante, la notte è ormai distante, di corsa scende i gradini fra cori di bambini.
Chi arriva prima al cancello? Oggi il tempo mi sembra il più bello, ti chiedo un bacio e tu non domandavi di più.
E perché vai alla stazione? Fa’ sempre un po’ tensione che poi ti s’incolla addosso e ti segue passo passo.
Non c’è mai troppa allegria su questa strana ferrovia. C’è di meglio e di più, fortuna che ci sei tu.
Sai, anch’io come te mi domando se non c’è, forse, ai margini del mondo, nel mistero più profondo, un castello in mezzo al mare, fatto apposta per giocare, soli io e te.
Troppo spesso mi domando che cammino sto seguendo, ma non so qual è.
Il sole è già a ponente, la notte ormai si sente, la nebbia scende sui campi e adagio si fa avanti.
Ma l’erba fresca di un prato Già mi basta e prendo fiato. La sera è dolce di più, adesso che ci sei tu.
Ma sento già le domande: al mondo chi è più grande? E chi sorregge le stelle? Di che colore è la sua pelle? Che fa la luna di giorno, se la notte fa sempre ritorno? E mille cose di più vorresti chiedermi tu.
Sai, anch’io, come te, mi domando Dio chi è. Se, di notte, fra le stelle, si fa nera la sua pelle. Perché anch’io avrei bisogno di qualcuno in questo mondo, grande più di me.
Troppo spesso mi domando che cammino sto seguendo, proprio come te.
Sai, anch’io come te.Teksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa.