e mi perdo nel vuoto della solitudine guardando lo scorrere del tempo come se non riguardasse ciò che contiene i miei pensieri. resto solo,chiuso nel mio angolo, congelando,con ogni respiro,ogni cosa al suo posto. senza che nulla cambi, che subisca la tempesta di eventi che sconvolge ogni equilibrio. sicuro della posizione esatta di tutto ciò che c'è attorno, guardo me stesso in tutto ciò che,eppure,decade davanti i miei occhi eterni.
la monotonia dei cambiamenti,la sicurezza dell'eterno mutare (che tutto rigenera e tutto divora) asciugano le lacrime dell'anima per poter garantire almeno la sopravvivenza fisica. l'umido,gelido abbraccio del buio diventa l'unica certezza in questa vita.
solo...ricordo la mia vita come vissuta e terminata impietrita in quel momento privo di futuro, e in quanto tale,eterno. eterno ritorno dell'uguale attraverso immagini, sensazioni fisiche,ricordi distorti,bisogni,mancanze...tremito...
si sgretola il mio corpo sotto la cascata di secondi che inesorabile continua spietata e senza sosta finchè qualcosa da sbriciolare ci sarà. finchè qualcosa parlerà,sentirà,respirerà. il dolore fa parte del piacere di sentirsi vivo, anche senza che il cuore batta un solo colpo per un motivo vero...
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