Visto dall’oblò di questo aereo il mondo sembra ben organizzato, Dell’uomo cogli l’operato serio, il tratto netto, duro ed ordinato. Reticoli di campi cesellati, di cui non percepisci mai l’arsura e specchi d’acqua poi, come diamanti che l’uomo ha regalato alla natura forse per darle una struttura, per darle una struttura… Le strade che si inseguono impossibili dei popoli raccontano il cammino aggirano i più straordinari ostacoli o basta non guardarle da vicino .
E noi che siamo in mezzo a queste ali impavide non siamo niente o siamo tutto, lasciarci trasportare è stato facile ma adesso ritornare giù non sembrerebbe giusto . Dovremmo resistere, Dovremmo insistere e starcene ancora su se fosse possibile Toccando le nuvole O vivere altissimi, come due acrobati Sospesi…
Non guardare giù, non so se c’è la rete Il mondo da quassù sembra lontano e invece invece è un attimo e lo sai rifinirci dentro e devo stare attento a non sbagliare ancora
E c’è una strada sottilissima che non riesco più a vedere Se continui ad aggrapparti rischiamo di cadere di cadere oppure fingere un’altra acrobazia questione di equilibrio, l’equilibrio è una filosofia. Dovremmo resistere, dovremmo insistere, e starcene ancora sù se fosse possibile toccando le nuvole o vivere altissimi come due acrobati sospesi…
il tempo non passa rallenta si ferma… è il vento che conta che canta…
Disobbedire alla gravità non credo che sia grave non credo che sia grave non puoi chiamarla libertà finchè non rischi di cadere non rischi di cadere dall’alto c’è sempre qualcuno che guarda guardaTeksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa.