Le giornate di settembre, mese dolce come il miele, respirando fra le felci mi sentivo molto bene,
con mio padre camminavo, il suo fresco conversare mi faceva ricordare il profumo di lavanda, il profumo di Provenza.
Sulle orme del Barone si tentava di scalare quelle vette immacolate e imparare a meditare,
era solo per sfuggire alla noia industriale con la voglia di provare sensazioni naturali, sensazioni più normali.
Quasi come i vagabondi che cantava Jack Kerouac erravamo per rifugi, tre gioielli dentro il cuore
prendevamo poi a ceffoni il borghese che era in noi, schizofreniche emozioni, Dolomiti e Lagorai Dolomiti e quanti guai.
Poi Nicola ci parlava del Tantrismo tibetano, il Sufismo musulmano, esoteriche intuizioni, ma era roba di provincia, tagliatelle fatte al sugo, ma era comodo sognare, senza impegno riprovare, senza impegno abbandonare.Teksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa.