Dove ogni pena si fa carne e corrisponde a un peccato Trapasso i cerchi, scendo in basso come un diavolo alato Le cagne sbranano le salme di chi si è suicidato Pioggia di fuoco sui violenti ed io non mi sono amato Mi son domandato: "In quale modo puniranno quei peccati miei Se bruciato dagli dei, condannato con i rei?" Se la vittoria qui dipende da con chi ti allei Come Pino "Io per lei", per gli amici morirei Per me che ho amato così forte da perdere il fiato Quale pena han riservato per l'amore di un dannato? Per me che ho odiato così poco da non farci caso Genocidio, Pietro Maso, masticato in abomaso La Bestia mi risputa fuori insieme ai miei dolori Ruota la coda su sé stesso e valuta i miei errori Io che annusavo i suoi capelli e raccoglievo i fiori Sarò costretto per l'eterno a non sentire odori
Io muoverò il primo passo nell'abisso più basso Tra i golosi all'ingrasso e vespe in frenesia Dove il silenzio fa chiasso scaglierò il primo sasso E pagherò il contrappasso per analogia Giù e ancora più giù, pa-pa-pa-pa-pa-pa-panta rei Fossi in te mi odierei Ma qua giù il vento è lussuria, Minosse s'infuria Letame ed ingiuria, ora scendi più giù
Ora che hai chiuso piano gli occhi del corpo, lotti sul fondo Poi li apri e sfondo vuoto in questo grande buio Ora che hai chiuso invano i conti col mondo, sogni da morto Quando piove, piove fuoco, fiamme nel diluvio Oltre i confini, fra le corti della malasorte Qua il male sorge fra le colpe delle Malebolge Qua anime in file quanto i denti stretti fra le morse Qua tante spire quanti i cerchi scelti da Minosse E lì camminerò al contrario fra indovini e maghi Fra altri mille mali, mille piaghe, come pigri e ladri Oppure immersi fra le onde, persi dentro al Flegetonte Tormentati dalle mosche come vili e ignavi Una schiatta laida ora salta (Seh) Qua si alza e si schianta sull'altra ed impatta in silenzio Rinfaccia, poi scalcia, poi sbraita nell'aria Calpestata come Caifa con tutto il sinedrio (Ah, ehi) Ed io che amavo questa lingua e il modo come suona Il suono d'ogni nota, ogni sua strofa in prosa Lettere erette, qui elette nella dialettica Devoto alla parola, luce dell'aurora (Ah) Sarò punito per millenni, a stare senza verbi (Ah, ehi) Ed io finito in questi inferni senza versi, lemmi e termini Ai bordi degli inverni dello storytelling Mentre campo, mentre canto, mendicando una parola nuova
Io muoverò il primo passo nell'abisso più basso Tra i golosi all'ingrasso e vespe in frenesia Dove il silenzio fa chiasso scaglierò il primo sasso E pagherò il contrappasso per analogia Giù e ancora più giù, pa-pa-pa-pa-pa-pa-panta rei Fossi in te mi odierei Ma qua giù il vento è lussuria, Minosse s'infuria Letame ed ingiuria, ora scendi più giùTeksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa.