il vento era una sciarpa l'aiutai a rimettersi la scarpa lieve follia aerea un'astronave la terrazza Dio quanto dice è buffa e pazza ci urtammo verso la finestra e lei veniva dalla destra fiutai che notte era una notte bucaniera la calza rotta seguirò la rotta della calza sento la curva delle cosce mollo l'ancora e le angosce navigando il mare navigando il cielo navigando il cuore io e te chissà se questo cuore è abbastanza grande e comodo per due navigando sulla luna che lasciammo in alto soldo di fortuna a girar sù con la sua faccia a smalto dalla parte quella buona cadde giù nell'aria lenta e blues ride a sbuffo come un autobus versa parole nel mio orecchio e un vino dolce esca io dentro una camicia fresca durò fino al mattino presto il sequestro del maestro e tra le nostre dita una strana calamita e mi scavava dentro i desideri quella talpa dimmi la volta che si salpa un di la barca rivernicio mi piazzo sotto a quel tuo ufficio navigando il mare navigando il cielo navigando il cuore io e te chissà se questo cuore è abbastanza grande e comodo per due navigando sulle onde dalla pelle d'oro lei che mi confonde poppa e prua dov'è la mappa del tesoro per cercare un'isola la tua e navigando naufrago su te tra capelli indiani labbra arabe occhi venezuelani gambe andaluse piedi africani seni tahitiani fianchi tropicali caviglie zingare sopracciglia orientali sbarco in Normandia navigando il mare navigando il cielo navigando il cuore io e te chissà se questo cuore è abbastanza grande e comodo per due navigando alla deriva vento di bonaccia guardo nella stiva cosa c'è una lattina vuota tra le braccia bella e primitiva insieme a te io sono stato Ulisse Simbad Gilgamesh restai solo a bordo come un lupo nella tana cupo e sempre più balordo e neanche un'isola italiana dalla bocca rossa gli occhi verdi e i denti bianchi per riposarsi almeno un po' quando ci si sente stanchiTeksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa.