Che paura se da bruco poi diventerò farfalla che paura questa vita se lo scopo è stare a galla e le pozzanghere per strada che si inghiottono anche il sole che paura l’ombra a punta della mole
Che paura quando inizi a far da solo colazione che è sparita pure l’ansia di scordare la lezione che paura questo modo di pensare inflazionato che paura un mondo schiavo delle leggi di mercato
Ma non mi avevano avvisato che avrei dovuto trasformarmi rinnovare il guardaroba ed indossare artigli e armi ma non mi avevano avvisato in ‘sto simpatico teatrino che mi avrebbero buttato anche i giochi da bambino
Che paura quando non mi riconosco fra la gente che paura un “grazie mille” dallo sguardo indifferente se per farci stare zitti basta solo una partita che paura un sogno appeso per le dita
Ma non mi avevano avvisato che avrei dovuto trasformarmi rinnovare il guardaroba ed indossare artigli e armi ma non mi avevano avvisato in questo insolito cantiere che al posto delle filastrocche avrei imparato un bel mestiere
Ma che bella una finestra ancora accesa in alto in alto proprio in cima a un palazzone se ne frega dell’asfalto e quell’inferno di portiere chiuse in faccia, campanelli e cuori a pezzi senza nome che si sentono fratelli questa sera quando l’aria è nera nera
Ma non mi avevano avvisato che avrei dovuto trasformarmi rinnovare il guardaroba ed indossare artigli e armi ma non mi avevano avvisato in questo insolito cantiere che al posto delle filastrocche avrei imparato un bel mestiere
Ma non mi avevano avvisato in ‘sto simpatico teatrino che mi avrebbero buttato anche i giochi da bambino
Solo uno ne han tenuto col mio nome scritto in nero sulla fronte: il soldatinoTeksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa.