Cosa mi aspetto, dalla mia città dalla sua cappa sempre un poco strana cosa mi aspetto, ogni volta che ritorno qua se è più bella quando si allontana non è un dispetto, né un complesso di inferiorità se ti risulto solitaria e schiva è che non trovo quella nostra vecchia affinità
E io lo so che resto indietro che il tuo cielo intanto cambierà che chiuderanno quel locale e che nessuno più mi avviserà mi offri un caffè ma non ti siedi le mie storie le conosci già rimane solo un posto in piedi son clandestina nella mia città
Ogni progetto o aspettativa di felicità la perdo sempre lungo l'autostrada e il contrappasso ha il privilegio di instabilità abito il mondo ma son senza casa e non mi aspetto che rispecchi come sono io che esco dai margini in continuazione ma cosa ho davvero in comune con queste 2200 persone
Ma io lo so che resto indietro che il tuo cielo intanto cambierà che chiuderanno quel locale e che nessuno più mi avviserà mi offri un caffè ma non ti siedi le mie storie le conosci già rimane solo un posto in piedi son clandestina nella mia città
Non serve invidiare gli uccelli che volan perché altro non possono fare non serve invidiare le onde che tanto hanno già il loro posto nel mare non serve invidiare una pianta che ha le radici ma non genitori non serve diventino tutti ministri, avvocati, ingegneri o dottori non servono i tacchi più alti se tanto poi scalza non sai camminare non serve truccarti più forte le labbra se un bacio poi non lo sai dare non serve indossare un cappotto se tanto quel freddo non viene da fuori non serve pretendere sempre di esser migliori
E io lo so che resto indietro che il tuo cielo intanto cambierà che chiuderanno quel locale e che nessuno più mi avviserà mi offri un caffè ma non ti siedi le mie storie le conosci già rimane solo un posto in piedi son clandestina nella mia cittàTeksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa.