MITRIDATE: Figlio, amico, non più. La sorte mia dall’amor vostro esige altro che pianto. Se morte intempestiva tronca i disegni miei, Se a Mitridate spirar più non è dato, come bramò Dell’arsa Roma in seno, Brando straniero almeno non ha l’onor del colpo. Ei cade estinto, Ma di sua mano, e vincitor, non vinto
SIFARE: Perchè, avverso destino, atto sì disperato Prevenir non potei!
MITRIDATE: Per tempo ancora giungesti, o figlio. Hanno i miei sguardi estremi la tua fè rimirata E ‘l tuo valore. Per te prostrate al suolo Giaccion l’aquile altere. Presso a cader poc’anzi del nemico in poter ebbi in orrore, Che pria morir, che d’incontrarla elessi. Potessi almen, potessi Egual premio a tant’opre...Teksty umieszczone na naszej stronie są własnością wytwórni, wykonawców, osób mających do nich prawa.